Il caldo non è un nemico per il cuore, ma solo se non si soffre di problemi cardiovascolari.
Il caldo vasodilata, diminuisce le resistenze dei vasi periferici e, in questo modo, riduce il lavoro del cuore e tende ad abbassare la pressione arteriosa. Nei soggetti sani, questo abbassamento non crea problemi, perché una serie di meccanismi umorali e di riflessi legati al sistema neuro vegetativo, mantengono comunque la pressione arteriosa a dei valori compatibili con tutte le normali attività.
Al massimo, una persona sana, con il caldo, quando passa rapidamente dalla posizione sdraiata a quella in piedi, potrà avere una breve sensazione di “vertigine”.
CON IL GRANDE CALDO E L’AFA, È BENE SEGUIRE ALCUNI SEMPLICI CONSIGLI
• Idratarsi frequentemente, bevendo molta acqua ed evitando bevande alcoliche
• Non esporsi a lungo al sole nelle ore più calde della giornata
• Evitare di rimanere in piedi fermi in ambienti afosi
• Cercare luoghi areati
Queste indicazioni sono particolarmente importanti per le persone che soffrono o hanno sofferto di problemi cardiovascolari, ipertensione arteriosa compresa.
Cominciando da quest’ultima patologia, le persone che assumono una terapia antipertensiva, durante i mesi più caldi e afosi, possono avere bisogno di consultare il proprio medico per concordare eventuali riduzione della usuale terapia.
EVITARE LA SUDORAZIONE ECCESSIVA E DI ANDARE IN ALTA QUOTA
Se vanno in montagna dovranno evitare di superare i 1500-1800 metri di quota, soprattutto con rapide salite dalla pianura. Per le altre persone che soffrono di malattie cardiache, scompenso cardiocircolatorio in particolare, andrà posta particolare attenzione ad evitare scompensi degli elettroliti plasmatici (sodio, potassio, cloro ecc.) che si possono determinare con la sudorazione abbondante.
Una modifica e degli elettroliti plasmatici può, in questi soggetti, aumentare il rischio di aritmie cardiache.
Infine una nota legata a questa particolare estate, particolarmente calda e con l’aggravante del Covid.
Ricordiamoci che, come per ogni estate, un’eccessiva esposizione al sole e al caldo afoso può determinare in tutti i “colpi di calore” con febbre, malessere e nei casi più gravi letargia. Evitiamoli!
In questo periodo, la febbre deve allarmarci particolarmente, per la possibilità di infezione da Covid 19 e la conseguente necessità di effettuare tutti gli accertamenti per escluderla e non diventare portatori di questa infezione, ancora presente nel nostro Paese.
Per questo vi invitiamo a non abbassare la guardia, augurandovi allo stesso tempo, di godervi le vostre vacanze!
Cardiologo Dottor Guzzetti